In Italia, il bonifico bancario rappresenta uno degli strumenti di pagamento più diffusi sia tra privati che tra aziende, grazie alla sua tracciabilità, sicurezza e versatilità. Tuttavia, sono spesso poco chiari i limiti massimi applicabili a questo tipo di operazione e i diversi aspetti che regolamentano il suo utilizzo, soprattutto dopo le recenti modifiche normative e gli sviluppi imposti dall’evoluzione tecnologica e dalle esigenze di trasparenza finanziaria. Analizziamo quindi come funziona il bonifico bancario, quali sono i limiti di importo vigenti per privati e aziende e quali regole bisogna seguire per evitare errori o sanzioni nelle transazioni più rilevanti.
Limite massimo dei bonifici bancari: differenze tra privati e aziende
Al contrario dei pagamenti in contanti, che in Italia hanno un tetto massimo rigidamente fissato (5.000 euro per singola operazione nel 2025) i bonifici bancari non sono soggetti, a livello normativo, a un vero e proprio limite massimo di importo. Questo significa che sia i privati sia le aziende possono eseguire bonifici di qualsiasi importo, a condizione che l’operazione sia tracciabile fiscalmente e adeguatamente giustificata in caso di controlli, rispettando le regole sulla provenienza dei fondi e quelle antiriciclaggio previste dal quadro legislativo nazionale e comunitario [Wikipedia: Bonifico bancario].
Detto ciò, è fondamentale sottolineare che gli istituti di credito (banche, Poste Italiane e altri intermediari) possono comunque imporre limiti operativi per ragioni di sicurezza o per policy interne. Questi limiti possono variare a seconda del canale utilizzato (es. home banking, filiale fisica, app mobile) e della tipologia di operazione (bonifico ordinario, bonifico SEPA, bonifico istantaneo). Ecco alcuni esempi pratici:
- Bonifico SEPA via Internet/Mobile Banking: importo massimo spesso compreso tra 15.000 e 20.000 euro per singola operazione, con possibili restrizioni giornaliere o mensili imposte dall’istituto .
- Bonifico istantaneo: il massimale fissato dal Consiglio Europeo dei Pagamenti è di 100.000 euro, ma molte banche italiane impongono limiti più bassi (ad esempio 5.000 euro da app, fino a 15.000 euro presso filiale fisica) .
- Allo sportello: in quasi tutte le banche, il bonifico ordinario in filiale può essere effettuato anche per importi elevatissimi, a meno di limiti specifici previsti per motivi di conformità o antiriciclaggio .
Funzionamento del bonifico bancario: procedure e tracciabilità
Il meccanismo di funzionamento è semplice ma rigoroso. Chi intende trasferire una somma tramite bonifico dovrà fornire all’istituto bancario:
- le coordinate complete del beneficiario (IBAN),
- l’importo esatto e, a seconda dei casi, il motivo del pagamento,
- eventuali codici identificativi (BIC/SWIFT) per l’estero.
La banca o il servizio di pagamento registra la transazione, che sarà così sempre riconoscibile e tracciabile dalle autorità qualora vengano effettuati controlli fiscali o antiriciclaggio. Questo rende il bonifico lo strumento privilegiato per importi superiori ai limiti consentiti per il contante, garantendo una chiara trasparenza tra mittente e destinatario.
Dal punto di vista operativo, il bonifico può essere:
- Ordinario (standard): tempi di accredito tra 1 e 2 giorni lavorativi;
- Istantaneo: accredito pressoché immediato, 24 ore su 24 e tutti i giorni dell’anno, anche nei festivi, ma spesso con limiti di importo più restrittivi a seconda della banca .
Normativa e limiti collegati ai controlli fiscali e antiriciclaggio
Sebbene non esista una soglia di legge per il massimo importo bonificabile, restano salvi obblighi di segnalazione e verifica per i trasferimenti rilevanti. I soggetti che ricevono bonifici di importo elevato (sia privati che aziende) potrebbero dover dimostrare la legittimità della somma incassata e la trasparenza della transazione, soprattutto quando si superano determinate soglie che attraggono i controlli di Guardia di Finanza o dell’Agenzia delle Entrate.
In particolare:
- Tutte le operazioni sopra i 15.000 euro possono essere soggette a segnalazione automatica di operazione sospetta da parte della banca, qualora vi siano indizi di riciclaggio o finanziamento illecito.
- Per pagamenti correlati a detrazioni fiscali, lavori edilizi, acquisti immobiliari o aziendali, è richiesto spesso un bonifico parlante, con causale dettagliata e riferimenti normativi precisi, per consentire le detrazioni [Wikipedia: Antiriciclaggio].
- Le aziende sono obbligate a giustificare tutte le operazioni che coinvolgono importi elevati, con una documentazione chiara che prova la natura delle transazioni (ad esempio fatture, contratti, lettere di incarico).
Le procedure di verifica e le possibili segnalazioni non comportano necessariamente un blocco dell’operazione, ma aumentano l’attenzione sull’account dell’utente o sull’azienda, in particolare se emergono modelli ricorrenti di trasferimenti anomali.
Casi pratici e consigli operativi per privati e aziende
Privati
Chi deve trasferire importi elevati (ad esempio per l’acquisto di un’auto, un immobile, investimenti o donazioni) può utilizzare il bonifico anche per somme molto alte, ma è consigliabile:
- indicare sempre una causale dettagliata e chiara,
- conservare la documentazione che giustifica sia la fonte delle risorse (ad esempio eredità, atti notarili, risparmi da reddito dichiarato) sia la destinazione dei fondi,
- in caso di donazione tra familiari, specificare nella causale il vincolo, oppure ricorrere a un atto notarile, specie per somme superiori ai 5.000 euro, per evitare contestazioni.
Aziende
Per le imprese, le esigenze sono spesso più complesse. L’esecuzione di bonifici su importi elevati è prassi corrente nei rapporti commerciali con fornitori e clienti. Tuttavia alcune banche possono imporre limiti operativi su base giornaliera, mensile o per singola operazione, per ragioni di sicurezza informatica e prevenzione delle frodi.
In questi casi, è raccomandabile:
- discutere preventivamente con la banca la possibilità di innalzare i massimali (soprattutto in periodi di intensa attività come fine trimestre o chiusura d’esercizio),
- predisporre autorizzazioni multilivello per chi gestisce l’home banking aziendale,
- utilizzare canali bancari specifici per aziende che talvolta non prevedono limiti se l’operazione viene effettuata tramite canali dedicati o con firma congiunta,
- tenere traccia in modo sistematico delle causali e dei riferimenti ai contratti nelle operazioni di rilievo.
Infine, per importi eccezionalmente elevati (ad esempio, nel settore import/export, fusioni e acquisizioni, acquisto immobiliare), è buona norma informare preventivamente la banca e fornire la documentazione necessaria per agevolare le verifiche, riducendo il rischio di blocco temporaneo dell’operazione.
In conclusione, i bonifici bancari sono strumenti senza un limite massimo legale di importo, ma soggetti a regolamentazioni interne delle banche e a obblighi di tracciatura e trasparenza. Per tutelarsi da rischi fiscali e procedurali, è fondamentale rispettare le regole antiriciclaggio, fornire tutte le informazioni richieste e orientarsi sempre verso la massima chiarezza nelle transazioni di importo più rilevante.